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Immagine del redattoreGianluca Laurentini

RF 100-300mm f/2.8L IS USM, cosa ci dice di importante la sua presentazione?



Il sistema Canon EOS R è in continua espansione dal 2018, anno in cui è nato con la presentazione dei primi due corpi EOS R e EOS RP. In un primo momento Canon ha di fatto replicato gli obiettivi più iconici con baionetta EF trasformandoli in RF e dotandoli di un design più moderno e simile a quello dei nuovi corpi macchina. Certo, c'erano sempre miglioramenti a livello di lavorazione delle lenti o ottimizzazioni degli schemi ottici, ma sostanzialmente i primi obiettivi RF ricalcavano abbastanza fedelmente le scelte fatte con i loro omologhi EF. Ho sempre trovato questa strategia di mercato molto intelligente visto che Canon si ritrovava allo stesso tempo ad avere il miglior parco ottiche per reflex e a dover partire da zero per costituire un parco ottiche per le mirrorless EOS R all’altezza delle aspettative del pubblico.


Oggi Canon presenta il nuovo RF 100-300mm f/2.8L IS USM e dato che ho avuto la possibilità di parlare con i tecnici Canon in anteprima vorrei fare qualche considerazione prima di elencarvi le sue caratteristiche. Questo obiettivo nasce come erede di una stirpe di 300mm f/2.8 che ha avuto inizio addirittura nel 1974. Ci sono state varie versioni negli anni e il 300mm f/2.8 è sempre stato per chi lavora in campo sportivo o naturalistico un compagno fedele per molti e un sogno nel cassetto per altri a causa del suo costo. Canon avrebbe quindi potuto continuare su questa linea e nessuno si sarebbe lamentato, invece da un paio d'anni a questa parte per la casa rossa è partito un periodo di rinnovamento importante e che mi pare non tutti abbiano compreso. Mi spiego meglio, quando è iniziata questa seconda fase, che potremmo definire di arricchimento dell’offerta, Canon ha sempre provato a offrire qualcosa in più a livello di massima apertura o di escursione focale rispetto a obiettivi già diventati iconici nella versione per reflex. É stato così per l’EF 100-400mm f/4.5-5.6L IS II USM che nella versione per mirrorless è divenuto l’RF 100-500mm f/4.5-7.1 L IS USM, dove la piccola perdita luminosità è solo teorica visto che a 400mm l’apertura focale massima effettiva è sempre di f/5.6. Lo stesso è accaduto con l’EF 16-35mm f/4L IS USM, che in versione RF è divenuto l’RF 14-35mm f/4L IS USM. Qualcuno potrebbe eccepire che si tratta di soli 2mm, ma su un ultra grandangolare fanno una differenza abissale e ve lo posso dire avendoli provati entrambi. Anche in questo caso abbiamo qualcosa di simile: l’EF 300mm f/2.8L IS II USM diviene il più pratico zoom RF 100-300mm f/2.8L IS USM. Immagino quale potrebbe essere l’obiezione di qualcuno, cioè che un’ottica fissa avrà generalmente prestazioni migliori di quelle di uno zoom, ma Canon ci ha mostrato i grafici MTF e a 300mm f/2.8 sono paragonabili a quelli di un’ottica fissa, con un appena accennato scadimento delle qualità ottiche intorno ai 100mm. Questo nuovo zoom insomma consente di coniugare la qualità ottica di un’ottica fissa alla praticità e versatilità di uno zoom. Si potrebbe affermare che l’RF 100-300mm f/2.8L IS USM possa sostituire non solo il 300mm quindi, ma anche il 200-400mm, anche se per quest’ultimo obiettivo era presente anche un extender integrato che qui invece non troviamo. Avendo trascorso tanti weekend a bordo pista per fotografare le auto da corsa posso assicurarvi che avere uno zoom 100-300mm in luogo di un semplice 300mm è una rivoluzione che potrebbe consentire ai professionisti di non dover avere un medio tele sul secondo corpo macchina, ma di poter osare qualcosa di molto diverso ed estremo rivoluzionando le proprie abitudini in fase di scatto.


Personalmente trovo questa strategia molto interessante perché sfrutta al meglio le possibilità offerte dal basso tiraggio delle mirrorless facendo vedere al proprio pubblico che il marchio non si è adagiato semplicemente sugli allori, ma che sta continuando a innovare e a migliorare in modo costante i propri prodotti e forse questo messaggio non è passato quanto avrebbe dovuto al grande pubblico, anche perché è una strategia applicata non solo su obiettivi ultra professionali come questo.



Per quanto riguarda le caratteristiche dell’RF 100-300mm f/2.8L IS USM a sorprendere non è solo l’apertura costante a f/2.8, quanto il fatto che per dimensioni e peso possa rivaleggiare con l’EF 300mm f/2.8L IS II USM, infatti con i suoi 2,59kg pesa solamente 190 grammi in più dell’obiettivo a cui si ispira. Per quanto riguarda la lunghezza questo obiettivo misura 323mm, l’EF 300mm misurava 248mm, una differenza piccola considerando quelle macroscopiche di versatilità tra le due ottiche.


Dal punto di vista tecnologico troviamo tutte quelle novità già adottate nel 2019 con l’RF 70-200mm F/2.8 L IS USM. Inoltre grazie a un nuovo design il gruppo flottante per la stabilizzazione dell’immagine e quello di messa a fuoco sono separati e comandati da due unità distinte nano USM e questa è la prima volta che accade, ciò non deve essere sottovalutato perché le due unità lavorano in sincronia, ma averle rese indipendenti tra loro permette di ottenere una rapidità di messa a fuoco maggiore rispetto al passato.


La stabilizzazione ottica ha un’efficacia calcolata in 5.5 stop secondo gli standard CIPA, ma può lavorare in sinergia con la stabilizzazione eventualmente presente sul corpo macchina e incrementare la sua efficienza fino a 6 stop. Il sistema inoltre rileva automaticamente l'uso del treppiede, disattivando automaticamente l'IS quando non è necessario.

Lo schema ottico è composto da 23 elementi suddivisi in 18 gruppi. La distanza minima di messa a fuoco è di 1,8 m e l’ingrandimento massimo di 0.16x.


Oltre ai classici pulsanti sulla ghiera anteriore per il richiamo di una distanza di messa a fuoco specifica è stato inserito un ulteriore pulsante alla base che può essere usato anch’esso come richiamo della messa a fuoco, ma anche come pulsante personalizzabile.


L’RF 100-300mm f/2.8L IS USM è compatibile con gli extender 1,4x e 2x di Canon. Può diventare così un 140-420mm, con la perdita di uno stop di luminosità, oppure un 200-600mm con la perdita di circa 2 stop di luminosità. Utilizzato su una fotocamera con un sensore APS come la EOS R7 si ha di base un 160-420mm, ma con gli extender si può arrivare ai valori monstre di 224-672mm o 320-960mm.


Il prezzo di listino è di 12.599,99 euro, mentre l’arrivo nei negozi è previsto per maggio.





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