Perché prendersela con Letizia Battaglia?
Nei giorni scorsi Letizia Battaglia, nota fotografa legata alla cronaca nera siciliana degli anni più orrendi, ha pubblicato delle foto scattate su commissione dal marchio Lamborghini. Sono ormai fatti noti a chiunque sia un minimo appassionato di fotografia e oggi vogliamo andare un po’ più a fondo nella questione.
Sui social se ne sono lette di tutti i colori, una sorta di sfogo collettivo della gente vogliosa di ragliare contro un simbolo della fotografia. Già, perché quanto abbia fatto Letizia Battaglia con le sue fotografie alle stragi di mafia non è da dimenticare, invece quello che è successo con queste fotografie fa pensare che quel: “saremo migliori” da tanti declamato solo qualche mese fa non si sia verificato. Vedendo quel che è successo avremmo dovuto scrivere un più credibile: “speriamo di non essere peggiori di prima”. Ma avremmo disatteso anche quello.
Infatti quando leggo le parole di un personaggio noto nel mondo della fotografia che scrive che mettendo delle ragazzine in posa davanti a una macchina la lettura più evidente è che: “le bambine sembrino quasi pronte e disponibili per un ricco cliente" mi viene da pensare che ci sia qualcosa di perverso in chi guarda, non in chi ha scattato le fotografie e che sia un commento pesante e ingiusto.
Non tornerò sulla rimozione delle fotografie da parte del committente, sulle accuse del sindaco di Palermo, sulle dimissioni di Letizia Battaglia dal Centro Internazionale di Fotografia dopo il clamore suscitato dalle sue foto. No, vorrei solo analizzare i fatti: cosa è successo? Una cosa che è successa tante volte in passato e succederà chissà quante altre volte in futuro. Un grande marchio decide di affidarsi a un fotografo famoso pensando che la fama sia sufficiente a ottenere un buon lavoro. Purtroppo chi lavora nel marketing non è nuovo a cantonate del genere, ma sarebbe bastato vedere le foto di Letizia Battaglia che sono passate alla storia per capire che nelle sue foto quando c’è una macchina parcheggiata è perché probabilmente nelle vicinanza c’è una vittima di mafia. E non sono questi i presupposti per dare l’incarico a una fotografa per pubblicizzare un’automobile di super lusso. Ci sono molti fotografi che non sono famosi al grande pubblico che con la loro passione per le auto avrebbero meglio rappresentato il marchio, ma che proprio per il fatto di non essere famosi non vengono presi in considerazione dagli esperti di marketing.
Il discorso quindi è semplice: ci troviamo nel classico caso in cui un lavoro è stato affidato alla persona sbagliata perché al di fuori della sua sfera di competenza e il lavoro non ha rispecchiato le aspettative del committente. Tutto qua. Letizia Battaglia rimane Letizia Battaglia perché non si può cancellare l’impegno di una vita con quattro foto sbagliate, ammetto che francamente non sono piaciute nemmeno a me. Lamborghini rimane Lamborghini perché è un grande marchio di automobili e perché grazie alle cure di Stefano Domenicali ha avuto un incremento di vendite impressionante in un momento in cui molte case automobilistiche stavano vivendo momenti di crisi. E chi ha scritto post urlando contro l’una o l’altra dovrebbe chiedersi cosa non va nella sua vita, perché al di là di una campagna pubblicitaria sbagliata in partenza rimane solo l’eco di tanta gente insoddisfatta che non vedeva l’ora di sbraitare contro il famoso di turno che sbaglia un lavoro.
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