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Immagine del redattoreGianluca Laurentini

Fujinon GF 500mm f/5.6 R LM OIS WR, il test completo



Sin da quando venne presentata la prima GFX nel 2017 - la GFX50S - ho scritto che uno dei grossi limiti del sistema era costituito dalla mancanza di veri teleobiettivi e che il fatto di avere a disposizione buone possibilità di crop grazie all’alta risoluzione non potesse bastare. La presenza del GF 250mm f/4 R LM OIS WR ovviava un po’ al problema, ma corrispondendo a un 198mm nel formato 35mm era comunque un obiettivo che chi si occupa di natura era quasi costretto a utilizzare con il teleconverter 1,4x. Ritengo quindi che l’arrivo di questo 500mm sia un passo epocale per il sistema.

Nella corrispondenza con il formato 35mm questo obiettivo risulta equivalente a un 400mm di lunghezza focale. In realtà dovremmo dire 396mm, ma non penso qualcuno se la prenderà a male per 4mm di arrotondamento.

 


Quando si parla di obiettivi della serie Fujinon GF è quasi naturale pensare che possano essere pesanti, questo perché in effetti le prime ottiche presentate erano realmente molto pesanti, invece questo GF 500mm f/5.6 R LM OIS WR sorprende proprio per la leggerezza. Prendendolo in mano la prima volta si rimane meravigliati sia perché pesa appena 1.375 grammi, sia perché la distribuzione delle lenti all’interno dell’obiettivo è studiata in modo da avere un baricentro molto arretrato e ottenere in questo modo una presa più confortevole quando è montato sulla fotocamera. Non è la prima volta che rimango stupito dagli obiettivi di nuova generazione e dalle loro caratteristiche di peso e maneggevolezza, ma vi posso assicurare che chi ha usato la GFX50S con il GF 250mm troverà un enorme differenza rispetto all’accoppiata GFX100S II e GF500mm non tanto per il risparmio di peso, quanto per l’ergonomia raggiunta dall’insieme.

 

Durante la presentazione ufficiale mi è sembrato di vedere qualcuno dei colleghi storcere un po’ il naso perché si trattava di un f/5.6 e magari si aspettava un po’ di luminosità in più, ma dal mio punto di vista questo non è un problema e vi spiego in due parole perché. Arriverà prima o poi un teleobiettivo GF con apertura massima f/2.8? Forse, ma sarà sicuramente più pesante, ingombrante e, soprattutto, molto più costoso, quindi la maggior parte dei fotografi potrebbero comunque continuare a preferire questo che è un ottimo compromesso tra versatilità, caratteristiche fisiche e prezzo. Lo sfocato risulta gradevole e le GFX sono tra le migliori fotocamere da avere tra le mani quando occorre alzare la sensibilità, per questo non penso che avere due stop di apertura in più avrebbe innalzato di molto la qualità di quest’ottica, ma avrebbe offerto gli svantaggi elencati poco fa.


Due tartarughe d’acqua fotografate a qualche metro di distanza. La GFX100S II con cui ho provato l’obiettivo è stata assolutamente in grado di riprendere i dettagli di quella in primo piano sfocando l’altra grazie a una profondità di campo ridotta.

 

L’autofocus ha una buona reattività quando si fotografa nel campo della moda e in natura, ma come ci si potrebbe aspettare soffre un po’ nelle scene dinamiche. Non so dirvi quanto questo sia da imputare all’obiettivo e quanto al corpo macchina, ma è chiaro che un fotografo sportivo preferirà un corpo come la X-H2S a quello di una qualunque GFX ed è giusto che sia così.

 


L’autofocus di nuova generazione delle GFX ha fatto passi da giganti rispetto al passato, ma in situazioni difficili come queste non sempre si fa trovare pronto.

 

Durante l’uso ho apprezzato la presenza dello stabilizzatore con efficacia calcolata fino a un massimo di 6 stop. È un’ulteriore garanzia quando si scatta e i tempi sono oltre quelli limite.

 

La nitidezza è buona, all’altezza delle aspettative. Per fare delle prove ho scelto di andare in un parco cittadino e riprendere gli animali che incontravo e devo dire che poter distinguere i dettagli del piumaggio degli uccelli è una garanzia del lavoro fatto dai tecnici Fujifilm.

 


In questa foto e nel dettaglio vi mostro quello che può fare con un semplice piccione fotografato in un parco cittadino. La profondità di campo a tutta apertura è minima, ma i dettagli nell’area a fuoco sono stati preservati.

 

La staffa dell’obiettivo è pratica da montare grazie a un sistema di sgancio rapido che consente di montarla solo all’occorrenza rendendo più pratico il trasporto, inoltre ha incorporato un attacco Arca Swiss che consente di eliminare l’obbligo di spostare dal corpo macchina o di avere una seconda piastra di innesto rapido per il cavalletto. Una soluzione che a mio modo di vedere dovrebbero adottare tutti.

 

Il Fujinon GF 500mm f/5.6 R LM OIS WR ha un prezzo suggerito al pubblico di 3.965,00 euro iva inclusa.

 

La scheda tecnica dell’obiettivo.

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