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Google Night Sight la tecnologia che fa scattare foto quasi al buio !

Immagine del redattore: Alessandro FabianiAlessandro Fabiani

funzione Night Sight

A sinistra: iPhone XS - A destra: Pixel 3 Night Sight


Google ha presentato qualche tempo fa i nuovi Google Pixel 3 cercando di risolvere alcune problematiche dei modelli precedenti e migliorare il prodotto in generale.


Degna di nota è la nuova funzione Night Sight che consente di catturare immagini nitide e ben esposte anche in situazioni dove la luce scarseggia. Ieri Google ha pubblicato sul proprio blog di ricerca Google AI Blog un articolo spiegando indettagli la tecnologia utilizzata, la fotografia computazionale e di apprendimento automatico, descrivendo anche le problematiche che hanno dovuto superare per raggiungere i risultati che volevano.


Night Sight si basa sulla modalità HDR+ e la fusione multiframe di introdotta da Google per la prima volta nel 2014, unendo un numero maggiore di frame e migliorando la qualità dell'immagine con luce scarsa in un range tra i 3 lux e i 0,3 lux ( che cosa è un lux ?: Lux o lumen è un unità di misura, prodotto da una sorgente puntiforme avente l'intensità di una candela su una superficie posta a 1 m di distanza perpendicolarmente ai raggi, tale cioè che ogni m² di essa riceve il flusso luminoso di un lumen (un lux = un lumen/m²); simbolo lx. ).


La principale differenza tra l'HDR+ e la funzione Night Sight sono i tempi di esposizione più lunghi per i singoli frame, consentendo cosi di vare un minor rumore. L'HDR ha esposizioni più brevi e consente di avere più immagini in un lasso ti tempo minore e utile la tecnologia denominata zero-shutter-lag immagazzinando informazioni prima dello scatto vero , mentre la funzione Night Sight attende lo scatto reale prima di immagazzinare informazioni, in teoria costringendo l'utente a dover rimanere fermi per un tempo maggiore dopo aver premuto l'otturatore, ma ottenendo immagini molto più luminose. Questo avrebbe generare un problema anche di sfocatura dovuta al movimento causato dall' handshake ( movimento delle mani ) o dallo spostamento del soggetto inquadrato, ma Google ha lavorata molto sui tempi di esposizione per ridurre al minimo la sfocatura, variando i tempi di esposizione anche attraverso il giroscopio integrato nel telefono, che in base a dove viene collocato il dispositivo varia il numero di scatti che unisce, se su un tre piedi 6 scatti, mentre se si tiene tra le mani arriva fino a 15 scatti.


A sinistra: Ritaglio di fotografia scattata tenendo il device a mano - A destra: Ritaglio di fotografia scattata con il device su treppiedi.


La tecnologia utilizzata da Google per questi tipi di Device è abbastanza complessa e la approfondiremo su altri post!

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