Svelate le nuove mirrorless Nikon
Oggi, 23 agosto, da Amsterdam è arrivato il comunicato ufficiale che ci ha presentato le nuove mirrorless Nikon. Iniziamo col dire che si tratta non di una ma di due fotocamere e che prendono il nome rispettivamente di Z6 e Z7. Ogni marchio ha già delle sigle per le proprie mirrorless: Panasonic ha la lettera "G", Olympus ha rispolverato i nomi storici OM e Pen, Sony la lettera greca "alpha", Fujifilm la serie "X" e Canon indica le proprie mirrorless con una didascalica "M". Nikon ha optato quindi, fra le lettere rimaste libere, su un'inedita "Z".
Questo per Nikon è un momento difficile, nel quale deve rilanciare l'impegno nel campo delle mirrorless dopo averlo completamente sbagliato con la defunta serie "1". Le due fotocamere presentate hanno la stessa scocca e sono praticamente indistinguibili l'una dall'altra, ma hanno caratteristiche molto diverse. Vediamo le principali:
Z7
Sensore: 45,7 Megapixel (stesso valore di quello della D850, che sia lo stesso?)
Sensibilità ISO: 64-25.600 Scatto a Raffica: fino a 9 fps
Autofocus: 493 punti AF
Peso : 675g
Z6
Sensore: 24,5 Megapixel
Sensibilità ISO: 100-51.200 Scatto a Raffica: fino a 12 fps
Autofocus: 273 punti AF
Peso : 675g
Queste differenti caratteristiche ci ricordano un po' quel che ha fatto Sony con la serie Alpha 7 dove macchine simili hanno capacità tecniche totalmente differenti che si adattano a diverse tipologie di fotografi.
La forma della scocca con il display LCD nero ci ricorda in parte le scelte adottate da Fujifilm per il progetto GFX, chissà che Nikon non abbia voluto lanciare un segnale e che presto al sensore full frame da 35.9x23.9mm non venga affiancato qualcosa di anche più grande, anche se è una semplice supposizione.
Una nuova tecnologia mirrorless ha avuto bisogno anche di una nuova baionetta che, a sorpresa, è addirittura più grande della storica "F Mount" ed è già disponibile un anello adattatore per far sì che tutte le ottiche reflex diventino compatibili con queste mirrorless. Una baionetta così grande permette di avere obiettivi ancora più luminosi come vedrete presto.
Per ora le ottiche disponibili sono solamente tre:
Nikkor Z 35mm f/1.8 S
Nikkor Z 50mm f/1.8 S
Nikkor Z 24-70mm f/4 S
Potrebbe sembrare troppo poco per un professionista e per il momento l'anello adattatore sembra un acquisto obbligato per chi comprerà la Z6 o la Z7, ma c'è già ben delineata una roadmap con le future ottiche che costituiranno il corredo e che qui sotto vi riportiamo.
Ci auguriamo che la Z6 e la Z7 possano risollevare le sorti della Nikon che oggi è un po' in discussione con qualche scelta non proprio azzeccata negli ultimi anni che l'hanno portata a perdere delle quote di mercato pur presentando dei prodotti di alta qualità. Tuttavia ci sono delle cose che non mi convincono e ve le elenco: tralasciando il fatto che Nikon è arrivata nel campo delle mirrorless professionali con un ritardo mostruoso su sistemi che hanno ormai un consolidato successo come Sony e Fujifilm, penso che una macchina professionale avrebbe bisogno sempre di un doppio slot per le schede mentre entrambe le fotocamere ospitano una sola scheda XQD, un formato che lascia non pochi dubbi e che comunque non permette a chi ha una scorta di schede SD o CF di continuare ad utilizzarle magari come secondo elemento. Poi per il momento altri marchi offrono un'offerta variegata che permette di avere sia macchine prestanti che secondi corpi più piccoli e versatili, mentre le nuove Nikon non sono sicuramente dei pesi piuma. In più non troviamo niente nelle schede tecniche che abbiamo visto che faccia gridare al miracolo. Si tratta sicuramente di due mirrorless concrete, ma che iniziano la loro storia senza entusiasmare, anche se per capirne di più bisognerebbe provarle e per ora non è possibile. Per finire la roadmap presentata, seppur molto interessante non soddisfa sicuramente gli amanti delle focali lunghe che dovranno attendere il 2019 per avere un 70-200mm e chissà quanto altro tempo dovranno aspettare per trovare qualcosa di più adatto a loro. Vedremo solo fra qualche anno se questo sarà solo il primo passo di una grande storia, come chiaramente si augura Nikon, oppure un azzardo che non ripagherà degli sforzi profusi.