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Gianluca Laurentini

Il Rinascimento della Fotografia passerà per un nuovo smartphone? Ma siamo seri per favore!

Da qualche mese una pubblicità ci dice che grazie ad un noto smartphone sarebbe in atto un fantomatico Rinascimento della Fotografia. Siamo abituati a questi claim pubblicitari profetici, a volte anche al limite del delirante, e quindi pochi si sono fermati a pensare al significato di quelle parole. La pubblicità ha funzionato benissimo, lo smartphone sicuramente avrà prestazioni al vertice della propria categoria e sarei anche curioso di provarlo, ma non rimane che uno strumento.

Il Rinascimento fu un nuovo modo di pensare e non dipese dalla tecnologia a disposizione. Il Rinascimento fu un periodo più definibile a livello culturale che cronologico, tanto che si fa fatica a collocarlo temporalmente se non in base alle varie aree geografiche in cui si sviluppò. Non tutte le nazioni ebbero questo scatto culturale contemporaneamente e ci furono comunque delle enormi differenze culturali fra le varie zone d’Europa, non a caso Orson Welles disse: “In Italia, sotto i Borgia, per trent'anni hanno avuto guerre, terrore, assassinii, massacri: e hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera, hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e cos'hanno prodotto? Gli orologi a cucù.”

Wikipedia ci dice che: “Il Rinascimento, vissuto dalla maggior parte dei suoi protagonisti come un'età di cambiamento, maturò un nuovo modo di concepire il mondo e sé stessi, sviluppando le idee dell'umanesimo, nato in ambito letterario nel XIV secolo per il rinato interesse degli studi classici, ad opera soprattutto di Francesco Petrarca, e portandolo a influenzare per la prima volta anche le arti figurative e la mentalità corrente”. Quindi il Rinascimento della Fotografia avverrà quando il grande pubblico comincierà a studiare nuovamente i grandi classici (non solo Cartier-Bresson o McCurry, sono esistiti ed esistono anche altri fotografi che vengono ignorati dalla massa) per far evolvere la fotografia portandola verso orizzonti nuovi che oggi non possiamo nemmeno immaginare. Di questa vera e propria rivoluzione saranno protagonisti gli uomini e le donne che scatteranno queste fotografie, con qualsiasi mezzo lo faranno.

Oggi coesistono banchi ottici, macchine a pellicola, macchine digitali di tutti i tipi e, ovviamente, anche gli smartphone. E continueranno a coesistere anche in futuro, ma ci sarà chi farà la storia della fotografia e ci porterà nel Rinascimento della Fotografia con uno smartphone da 100 euro, qualcun altro per fare lo stesso avrà invece bisogno di un vecchio banco ottico trovato in soffitta. Ci sarà anche chi si inventerà nuovi strumenti fotografici per dare il suo contributo, ma saranno sempre e solo gli uomini a fare la differenza. E poi veramente vogliamo pensare che il Rinascimento della Fotografia passi per quelli che il buon giornalista Mario Donnini ha definito: “i selfie con la faccia a ciuccia brodino?” O che magari passi nelle foto scattate in serie tutte uguali per acchiappare due like in più su Instagram? Semmai quello è un ritorno prepotente verso un medioevo culturale che si sta facendo largo in fotografia in questi ultimi anni.

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