Scoperta la Vivian Maier russa. 30mila negativi ritrovati in un attico.
Il noto sito Petapixel ha pubblicato un interessante articolo su Masha Ivashintsova (1942-2000), una "Vivian Maier russa" di cui sono state ritrovati più di 30mila negativi conservati in un attico.
Cercare i punti in comune fra le vite delle due donne o nelle foto è un gioco triviale ed inutile. Ovviamente ogni persona è un universo a sé, e le immagini prodotte raccontano quell'universo.
Certamente sono simili le modalità di ritrovamento delle immagini e la loro presentazione al mondo, entrambe postume. A detta della figlia, Ivashintsova avrebbe scattato foto ogni giorno della sua vita per quaranta anni senza mostrarle neppure a parenti e amici perché molto riservata. Il grande amore della sua vita fu il fotografo Boris Smelov, con cui aveva una relazione sentimentale, e nei suoi diari scrisse che il suo lavoro impallidiva in confronto a quello dell'amato.
Ora la figlia della Ivashintsova si sta occupando di digitalizzare e catalogare i negativi, ed ha creato un sito per presentarne al mondo una selezione, con modalità analoghe a quanto accadde per la Maier qualche anno fa, decretandone il successo planetario postumo.
Si tratta però in questo caso del sincero atto di amore di una figlia, volto a riscoprire e rendere pubblico il lavoro della madre, e non del ritrovamento casuale ad opera di un lungimirante rigattiere come nel caso della Maier. Le auguriamo buona fortuna con tutto il cuore in questo progetto e speriamo di poter pubblicare presto una sua intervista.
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